Il Serpentario, o uccello segretario (Sagittarius serpentarius), è tra le specie ornitiche più rappresentative della savana africana: le sue lunghe zampe, il portamento elegante e la famigerata abilità nel cacciare serpenti lo rendono uno dei grandi rapaci più affascinanti, unico nel suo genere.
Purtroppo, negli ultimi anni abbiamo assistito a un calo piuttosto preoccupante delle popolazioni in tutto il loro areale di diffusione, che ha portato la specie ad essere classificata come VULNERABILE nella Red List IUCN.
Lo scopo del nostro progetto è capire meglio le cause di questo declino in Tanzania, lavoro attualmente svolto in SudAfrica da altri gruppi di ricerca.

Il serpentario è una specie monogama e territoriale, i nidi vengono costruiti da entrambi i membri della coppia su piccole piante di acacia o balanite a un’altezza di circa 4/8 metri. I genitori contribuiscono in egual misura alle cure parentali e trascorrono molto tempo a terra per cacciare rettili e piccoli mammiferi. Per queste ragioni, abbiamo deciso di combinare più approcci:

• conteggio dei nidi durante la stagione riproduttiva che, nell’ecosistema Serengeti, non è concentrata in nessun particolare periodo. Utile a stimare la densità delle popolazioni e raccogliere dati sulle caratteristiche dei siti di nidificazione e i tassi di sopravvivenza della progenie;
• monitoraggio degli esemplari giovani tramite applicazione di trasmettitori GPS/PTT’s sugli individui di circa 5/6 settimane, prima del loro involo;
• censimento tramite transetti lineari.

Inoltre, negli ultimi anni, le indagini filogenetiche si stanno rivelando un importante strumento ai fini della conservazione della biodiversità, motivo per cui effettueremo prelievi di campioni per il sequenziamento del DNA mitocondriale.

Verranno raccolti campioni di sangue (in provette EDTA) dalla vena brachiale di giovani esemplari ancora nei nidi. I campioni verranno analizzati presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia, dove il DNA mitocondriale verrà estratto e l’intero mitogenoma di ogni esemplare verrà amplificato con PCR e sequenziato seguendo protocolli ben definiti (Sanger e/o NGS).

La ricerca sul campo comincerà ad Agosto 2019; sono pianificate uscite giornaliere e le operazioni di maneggiamento degli animali selvatici verranno condotte sotto la supervisione di ranger e veterinari locali autorizzati. Abbiamo stimato per il progetto una durata di almeno 3 anni.

Finora sono stati effettuati pochissimi studi su questa specie sempre più rara.

Il progetto è stato approvato dal TAWIRI (Tanzania Wildlife Research Institute) durante la 45° Riunione della Commissione di Ricerca a settembre 2018.

Link di interesse inerenti al Progetto:

sito web: http://eurafricaconservation.altervista.org/
vimeo: https://vimeo.com/eurafricaconservation

Email dedicata: eurafricaconservationprojects@gmail.com

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