Il Team coinvolto nel progetto ha una esperienza pluriennale nello sviluppo di sistemi nanoparticellari per applicazioni farmaceutiche. Da questa esperienza nasce l’idea di sfruttare la capacità di alcune sostanze naturali presenti nelle vinacce di trasformare i sali d’argento in nanoparticelle d’argento (AgNP), avvalendosi delle ricche possibilità offerte dalle molteplici tipologie di uve tradizionalmente coltivate sul territorio pavese.

Le AgNP verranno prodotte mediante sintesi green, cioè “rispettose” dell’ambiente (senza l’uso di prodotti chimici dannosi) ed “economiche” visto che si utilizzeranno scarti della lavorazione enologica (vinaccioli, bucce, graspi).

E’ noto che le vinacce e i prodotti derivati (ad esempio gli estratti di vinaccioli) sono ricche in sostanze quali i polifenoli come il resveratrolo, che hanno proprietà antimicrobiche, antiinfiammatorie, antoissidanti e dermoprotettive. Tali sostanze andranno a rivestire le AgNP, delle quali sono ben note le eccellenti proprietà antibatteriche, efficaci anche contro ceppi antibiotico-resistenti.

Le piccolissime dimensioni dei nanosistemi permetteranno un rapido ingresso nelle cellule batteriche, mentre le sostanze naturali che li rivestono, oltre a migliorare la compatibilità nei confronti delle cellule del nostro organismo, promuoveranno la guarigione delle lesioni cutanee, agendo insieme alle proprietà antibatteriche tipiche dell’argento.

Le nanoparticelle verranno poi caricate in medicazioni “intelligenti” a base di polimeri naturali in grado di mimare la struttura degli strati cutanei e di rilasciare le sostanze attive in modo controllato in risposta alle esigenze terapeutiche.

Dato che forma e dimensioni dei nano-materiali influenzano le loro proprietà, una parte importante della ricerca sarà rivolta allo studio razionale di come le condizioni di sintesi (ad esempio, tipo di scarto e/o estratto, qualità dell’uva, temperatura e concentrazione dei reagenti) influiscano su tali caratteristiche, e quindi sulla efficacia terapeutica dei prodotti sviluppati.

Quello che proponiamo, è un mix di tradizione (la campagna, la cultura del vino), di chimica “non pericolosa” e di ecologia con uno sguardo al presente – la ricerca- e al futuro immediato –la sua applicazione. La chimica esce dai laboratori accademici per incontrare la realtà del territorio.

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